Suggerimenti e linee guida per l’assistenza di un anziano con un femore rotto
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Il percorso di riabilitazione di un anziano dopo aver subìto una frattura al femore richiede particolare attenzione e cura e, di conseguenza, è consigliabile affidarsi nelle mani di un infermiere o esperto di assistenza domiciliare. Durante questo percorso, infatti, chi assiste l’anziano assume un ruolo fondamentale nella sua vita poichè va a fornirgli non soltanto un supporto psicologico ed emotivo, ma anche una preziosa prevenzione e controllo sulle possibili complicanze post-operatorie e sulla riabilitazione fisica. A tal proposito, nel caso si dovesse avere bisogno di un servizio di assistenza ospedaliera oppure un operatore d’aiuto, oppure ancora una badante capace di assistere una persona anziana con un femore rotto, puoi rivolgerti a Nessuno è solo: un centro di assistenza domestica che mette a disposizione di chi lo necessita servizi di assistenza a prezzi agevolati gestiti da un team di professionisti del settore.
Insomma: quando una persona anziana presenta un femore rotto automaticamente nasce un tipo di situazione delicata che, se non gestita nel miglior modo possibile, può diventare un momento difficile sia per l’anziano che per i familiari coinvolti. Per questo motivo, questo articolo vuole fornire alcuni suggerimenti e linee guida per garantire alla persona anziana un’assistenza adeguata e confortevole durante tutto il processo di recupero.
I consigli per affrontare una frattura al femore
La cura di un anziano con un femore rotto può essere fisicamente e mentalmente impegnativa: questo tipo di frattura, infatti, richiede attenzione, dedizione e pazienza. Tuttavia, con amore e adeguate cure, è possibile contribuire a un recupero più rapido e confortevole per la persona anziana.
I principali consigli da seguire per la gestione di una frattura al femore di una persona anziana sono:
- Collaborare attivamente con un fisioterapista: il coinvolgimento di un fisioterapista che possa lavorare direttamente con il paziente e fornire indicazioni adeguate anche in assenza del professionista che lo assiste a casa è fondamentale per una ripresa più veloce ma attenta.
- Muovere con costanza e dedizione l’arto: muovere in maniera costante l’arto che ha subìto la frattura è importante poichè aiuta a prevenire la sindrome da immobilizzazione o da allettamento, la quale potrebbe causare danni irreversibili all’anziano.
- Prevenire le piaghe da decubito: per fare ciò occorre assicurarsi che l’anziano cambi frequentemente posizione, in maniera tale da evitare la formazione di ulcere da pressione.
- Fare esercizi specifici: è bene accompagnare l’anziano durante esercizi in acqua, con cyclette o tapis roulant per migliorare il tono muscolare una volta ripresa la deambulazione.
- Permettere al recupero di essere graduale: nel momento in cui il medico autorizzerà il paziente a mettersi in piedi, è bene assicurarsi di sorreggerlo attivamente, così da iniziare il processo di deambulazione in modo sicuro.
- Dedicare alcuni minuti della giornata ad esercizi di respirazione: la messa in atto di esercizi di respirazione è importante per prevenire eventuali complicazioni polmonari dovute alla frattura, come ad esempio gli edemi.
- Prestare attenzione ai movimenti della gamba: è importante controllare in che modo l’anziano tende ad appoggiare e muovere la gamba, soprattutto se ha subìto un intervento di protesi all’anca in concomitanza o precedente alla frattura del femore.
Insomma: l’assistenza nel percorso di riabilitazione dopo una frattura al femore gioca un ruolo determinante per la guarigione e il recupero di un paziente anziano, e la collaborazione tra professionisti del settore e la famiglia del paziente sarà di grande aiuto per la garanzia di un percorso di riabilitazione completo, sicuro e mirato a un ritorno alla piena funzionalità.